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Come scegliere il miglior fornitore buono pasto

03/04/2018

Il buono pasto rappresenta un benefit aziendale importante per i dipendenti che grazie a questo sistema possono fronteggiare la mancanza di un servizio mensa e ottenere, così, un contributo importante alle spese per il consumo dei pasti. Grazie a questo sistema, infatti, le imprese possono ottenere un impatto positivo sul benessere, la salute e la qualità della vita dei collaboratori. Ma non è tutto: la spendibilità dei buoni, negli anni, si è estesa a tal punto da garantire sempre più vantaggi, rendendo così necessaria una valutazione molto attenta da parte delle aziende del fornitore al quale affidarsi.
Come scegliere il giusto partner? Approfondiamo il tema nell'articolo di oggi.

Buono pasto: tutti i benefici per l’azienda e i collaboratori

Perché offrire e utilizzare ticket cartacei ed elettronici? Aziende e dipendenti, attraverso questo sistema, si garantiscono e ottengono vantaggi piuttosto interessanti.

Anzitutto, il trattamento fiscale di cui si avvalgono i buoni rappresenta una valida ragione per un’impresa per scegliere di offrire alle proprie risorse un incentivo diverso rispetto a un eventuale aumento in busta paga che risulterebbe senza dubbio più oneroso. Questo perché i ticket pasto sono esenti da oneri fiscali e previdenziali e fatturati con un’aliquota IVA agevolata del 4% per le aziende e del 10% per i liberi professionisti.

Un risparmio evidente per le imprese che agevola anche i collaboratori che vedono un’integrazione aggiuntiva sostanziale del proprio potere d’acquisto.

Ma non sono solo i benefici fiscali e normativi ad avere peso. Dall'altro lato, l’organico dei dipendenti che usufruisce del buono pasto dispone di un servizio molto favorevole, in quanto, indipendentemente dal tipo di contratto che regola il proprio rapporto di lavoro, ha diritto a un ticket cartaceo per ogni giorno effettivamente lavorato, le cui soglie di esenzione sono stabilite - per effetto della Legge di Bilancio 2020 - in 4€ di valore facciale per il formato cartaceo e 8€ per quello elettronico.

La disciplina prevede un’esenzione fiscale e previdenziale che non concorre e non si somma ai contributi maturati. A tutto ciò si aggiungono le nuove norme disciplinate dal Ministero dello Sviluppo Economico che nel settembre 2017 ha permesso ufficialmente la cumulabilità fino a 8 buoni, nonché il loro utilizzo anche in giorni non lavorativi.

A fronte delle molte opportunità di utilizzo, nonché del valore aggiunto che questo servizio genera, come individuare il fornitore più adatto per la propria azienda? Una regola da non trascurare mai è quella di valutare sempre e con estrema attenzione i servizi proposti dalle società emettitrici di buoni, oltre alla qualità dell’offerta presentata.

Come individuare il fornitore di buoni pasto più adatto alla propria realtà

Le caratteristiche che determinano l’efficienza di un fornitore di buoni pasto sono riassumibili in tre punti principali:

  • La capacità dei suoi commerciali di relazionarsi con i potenziali clienti
  • La praticità dei servizi e la semplicità dell’offerta
  • La rete di accettazione del buono pasto

La capacità dei suoi commerciali di relazionarsi con i potenziali clienti

Sebbene possa sembrare una questione di secondaria importanza, ma avere la certezza di poter affidare ad una controparte l’analisi del quadro generale di un’organizzazione, affinché sviluppi la soluzione più adatta alle necessità aziendali, è il primo passo per una collaborazione proficua e duratura.

La fase iniziale di onboarding è sicuramente la più delicata, motivo per cui ai commerciali spetta il compito di studiare le reali esigenze dell’impresa, identificare le aree di intervento per potere accedere ai benefici fiscali e proporre soluzioni funzionali e innovative per ottimizzare il costo del personale. Il fornitore, in questo modo, è in grado di trasmettere il valore aggiunto del suo brand all'azienda cliente.

La presenza di un fornitore capace di diventare partner e consulente garantirà che le esigenze aziendali siano ascoltate fin dai primi incontri e che la vicinanza sia costante in tutte le fasi, dalle presentazioni agli accordi commerciali, ma soprattutto dopo la firma del contratto.

Un vero elemento differenziale, infatti, è dato dalla presenza di un’assistenza al cliente che vada ben oltre un risponditore automatico.

La praticità dei servizi e la semplicità dell’offerta

Una volta definita la pianificazione del progetto dedicato ai propri clienti, l’azienda fornitrice dei buoni ha il compito di coadiuvare i processi di emissione, utilizzo e rimborso dei buoni pasto. In questa fase, la semplificazione delle attività è tutto.

Come garantire che l’operabilità non sia minata da imprevisti o complicazioni? Semplicemente garantendo, fin dall'inizio, un sistema intuitivo e veloce che comprenda attività ordinarie e preventivamente concordate. Una volta siglato il contratto commerciale, infatti, il cliente può essere inizialmente formato per poi iniziare a inserire gli ordini in totale autonomia. Il fornitore è tenuto a consegnare il plico di buoni pasto oggetto dell’ordine, avendo cura di accompagnarlo con una fattura che espliciti il numero dei ticket inviati, il relativo controvalore, eventuali commissioni e, soprattutto, i dettagli dei termini fiscali.

Le attività gestionali sono ulteriormente velocizzate dagli strumenti digitali che consentono di inserire gli ordini con la massima semplicità. Nel caso del buono elettronico, inoltre, la procedura risulta ancora più diretta grazie all'immediatezza dell’operazione; la ricarica delle card dei dipendenti avviene direttamente tramite la piattaforma dedicata. Ognuno può poi consultare il proprio saldo e lo storico dei pasti fruiti.

La rete di accettazione dei buoni

Infine, è di fondamentale importanza identificare gli esercenti presso cui è possibile usufruire dei buoni pasto forniti ai propri dipendenti. Perché questo benefit venga goduto nella sua totalità, occorre garantire ai propri collaboratori varietà e affidabilità degli esercizi commerciali coinvolti, nonché una completa libertà di scelta. A questo proposito, strumenti innovativi, come le applicazioni mobile, possono supportare la scelta degli esercizi commerciali segnalando bar, ristoranti, gastronomie e supermercati convenzionati; tutto ciò contribuisce a rendere la pausa pranzo un momento di libertà, accessibile in piena semplicità e per tutti i gusti, anche quelli più difficili, esigenti e attenti. Un esempio, le proposte di menù vegani, vegetariani, gluten-free o specifici per intolleranze alimentari di altro tipo.

Come abbiamo visto, definire semplicemente accordi con un fornitore di ticket sostitutivi al servizio mensa non è sufficiente. Il buono pasto, affinché sia effettivamente apprezzato, necessita di specifiche accortezze, che definiscano esattamente i termini di utilizzo, i vantaggi e il valore aggiunto dato da questo strumento al proprio contratto di lavoro.  

Affinché un’azienda sia in grado di comprendere e progettare l’introduzione dei buoni pasto o di altre tipologie di benefit per i propri collaboratori, è fondamentale che sia affiancata da un partner virtuoso, in grado di mantenere rapporti profittevoli con tutta la filiera coinvolta nell'erogazione del servizio, affidabile, solido, attento alle esigenze delle imprese clienti e dei rispettivi dipendenti in termini di utilizzo, fruizione, disponibilità e vicinanza nell'ascolto dei bisogni.

 

Ecco cosa dicono i nostri clienti:

Titolare di Beaulieu Fibres International Terni:

“Consiglierei Sodexo per le buone condizioni commerciali, la puntualità e precisione nel servizio, la gentilezza della persona con cui ci interfacciamo e l’ottima diffusione degli esercizi convenzionati.

I vantaggi per i miei dipendenti sono la facilità di utilizzo dei buoni pasto e la capillarità degli esercizi convenzionati nella zona in cui operiamo”

Beaulieu Fibres International Terni è un’azienda industriale di 90 dipendenti, produttrice di fibre sintetiche per i settori igienico e geotessile e divisione di un gruppo multinazionale con sede in Belgio.

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