Welfare manager: chi è e perché è importante in azienda
07/07/2022
Il welfare aziendale è uno strumento importante per migliorare il clima aziendale, ridurre il turn over e aumentare la produttività dei dipendenti. Ecco perché la figura del welfare manager è di cruciale importanza. Il welfare manager è specializzato nella creazione e nel monitoraggio dei piani di welfare aziendale in modo da renderli più efficaci. Inoltre, supporta il team HR in alcuni processi di gestione del personale, come per lo smart working: ciò rende questa figura professionale poliedrica e molto ambita dalle imprese.
Scopri cosa ricercare in un buon welfare manager e tutti i suoi compiti.
Welfare Manager: ecco la nuova figura importante per il welfare aziendale.
Da qualche anno il welfare aziendale si è consolidato come asset strategico, sia per le grandi imprese che per le PMI. Sostenere i lavoratori, migliorare il loro work-life balance e sviluppare la Responsabilità Sociale d’Impresa sono solo alcuni dei vantaggi nell’implementare piani strutturati di welfare aziendale.
Politiche aziendali virtuose, come l’erogazione di buoni pasto o buoni acquisto, sono strettamente collegate alla soddisfazione dei dipendenti e alla loro produttività. Aumentare gli investimenti nel welfare aziendale significa portare l’azienda al successo e per questo è nata una nuova figura, quella del welfare manager.
Chi è e di cosa si occupa il manager del welfare?
Il welfare manager è una figura professionale relativamente recente. Tale leader viene collocato all’interno del reparto HR, cioè delle risorse umane, in quanto aiuta il team in materia di welfare e, recentemente, anche in materia di smart working.
Questo professionista si occupa principalmente di progettare, gestire e monitorare tutte le politiche assistenzialiste e iniziative welfare di un’azienda. Si colloca come mediatore tra gli interessi dei lavoratori e quelli aziendali, pur non rientrando nella categoria dei sindacalisti. Il welfare management è infatti una disciplina del people managing che mira a migliorare il clima aziendale e la vita dei dipendenti attraverso l’implementazione di strategie e piani di welfare aziendale mirati.
I compiti del welfare manager
I welfare manager sono professionisti che, sotto la direzione del CEO, progettano, implementano e monitorano i risultati dei piani di welfare aziendali. Non solo, i manager del welfare supportano anche tutto il reparto delle Risorse Umane per quanto riguarda la gestione dello smart working e delle carriere dei lavoratori attraverso la promozione di formazione interna ed esterna.
In breve, i compiti del welfare manager sono:
- Definizione della strategia welfare attraverso un ascolto attivo delle necessità della popolazione aziendale;
- Stanziamento del budget e messa a punto delle politiche di welfare aziendale;
- Management dei rapporti con eventuali fornitori esterni;
- Monitoraggio dei risultati e implementazione di modifiche ai piani per incrementarne l’efficacia;
- Gestione dello smart working dei dipendenti e supporto alle loro carriere professionali.
PMI welfare manager: l’importanza nelle piccole e medie imprese
Il welfare aziendale si è rivelato uno strumento utilissimo nelle grandi aziende per fidelizzare i propri dipendenti, generare impatto sociale positivo sul territorio e superare la logica della mera erogazione di compensazioni e benefit aziendali.
Le PMI, seguendo l’esempio delle multinazionali, hanno da qualche decennio scoperto l’importanza del welfare e della promozione di reti sinergiche tra dipendenti, aziende, comunità e società emettitrici di welfare aziendale. Le piccole medie imprese, però, non hanno le stesse risorse, economiche e non, delle grandi aziende. Dunque, in che modo possono le PMI creare valore e aumentare il benessere dei propri lavoratori?
Un ottimo modo è introdurre nei propri processi aziendali figure specifiche e specializzate, come il welfare manager, capaci di implementare piani assistenziali e di welfare efficaci, a prescindere dalla grandezza dell’azienda o dal budget previsto.
Un PMI welfare manager ha il ruolo di tradurre le necessità del datore di lavoro e dei dipendenti in programmi di sostegno concreti. Non solo, è anche un’ottima risorsa per adeguare le PMI alle normative vigenti e agli standard nazionali e internazionali di sostenibilità.
Come trovare il welfare manager migliore per la tua azienda
La figura professionale del manager del welfare è complessa. Ricercare un buon welfare manager per la propria impresa non è semplice. Ad oggi non esistono corsi di laurea specifici che formino giovani welfare manager. Solo attraverso una formazione universitaria trasversale e corsi post-laurea mirati, una persona può acquisire le competenze necessarie per diventare un buon welfare manager. Tra le capacità più importanti da ricercare in un manager del welfare aziendale:
- Regolamentazione e normativa welfare privato e pubblico;
- Leadership e project management;
- Budgeting e gestione delle risorse;
- Comunicazione interpersonale.
Una volta in azienda, il manager si dovrà mettere alla prova con diversi progetti e imparare direttamente sul campo. Questo resta il modo più valido per crescere professionalmente e diventare un welfare manager di successo.
Nell’articolo di oggi abbiamo approfondito la figura del welfare manager e come sia strettamente collegata ad un aumento di efficacia dei piani di welfare aziendale implementati in azienda.
Investire nel welfare, che sia assumendo un manager o potenziando i servizi erogati come buoni pasto e buoni acquisto, è sicuramente una pratica virtuosa che porterà all’azienda tanti benefici come il miglioramento del clima aziendale, maggiore fidelizzazione dei dipendenti, minore turn over ed anche un miglioramento dell’immagine aziendale.