dipendenti utilizzano buoni pasto elettronici

Buoni pasto elettronici: tutte le risposte

12/06/2024

Una panoramica completa sull'utilizzo dei buoni pasto elettronici, un benefit ampiamente diffuso e apprezzato sia dai lavoratori che dai datori di lavoro principalmente per la comodità, flessibilità e i vantaggi fiscali offerti. Nell’articolo di oggi approfondiamo come funziona il buono pasto elettronico, le regole e le limitazioni del loro uso, e i diversi modi in cui possono essere utilizzati per acquistare alimenti e pasti. Rispondiamo alle domande più comuni, offrendo un'utile risorsa per chi vuole massimizzare l'uso di questo beneficio.
Continua a leggere per scoprire di più.

Il buono pasto è uno dei benefit più apprezzati da lavoratori e datori di lavoro, perché consente ai primi di potersi godere in massima libertà ogni momento di pausa, grazie a una rete di oltre 100.000 locali convenzionati in tutta Italia, e ai secondi di poter risparmiare sulle tasse.
Durante il corso del tempo questo strumento di welfare si è evoluto sempre di più e, ad oggi, il buono pasto nella versione elettronica è uno dei più diffusi per la sua comodità d’uso e i suoi vantaggi di natura fiscale.

Tuttavia, possono sorgere domande e dubbi riguardo al loro utilizzo sia da parte dei lavoratori, sia dei datori di lavoro. Ecco, le risposte alle domande più frequenti degli utilizzatori riguardo l’utilizzo dei buoni pasto elettronici:

 

Buoni pasto elettronici: come funzionano?

Il buono pasto elettronico funziona in modo simile al buono pasto cartaceo, con la differenza che quest'ultimo si presenta sotto forma di carnet fisico, mentre il primo viene caricato su una sorta di carta prepagata dotata di chip elettronico.

Il beneficiario ha la possibilità di utilizzare questi buoni attraverso diverse modalità, a seconda del fornitore scelto. Un’opzione è la card fisica da inserire nel POS, mentre l’altra è l'utilizzo della virtual card direttamente dallo smartphone, per un’esperienza totalmente digitale. Grazie all’app Pluxee Italia, infatti, ogni dipendente può beneficiare di molte funzionalità aggiuntive rispetto alla card fisica. Ad esempio, l’app permette di trovare i ristoranti più vicini, visualizzare tutte le transazioni, selezionare il numero dei buoni pasto che si intende utilizzare e mostrare in cassa il codice a barre o il codice numerico che appare sullo schermo del cellulare.

 

Tassazione ed esenzione dei buoni pasto: cosa dice la normativa? 

I buoni pasto elettronici rappresentano una delle soluzioni più apprezzate non solo per i vantaggi relativi alla comodità d’uso ma anche per i benefici fiscali che comportano ad azienda e dipendenti. 

L’articolo 51, comma 2, lettera c del TUIR dà disposizioni in merito al trattamento fiscale die buoni pasto elettronici, definendo i limiti entro cui questi sono esenti da contribuzione e tassazione. I limiti di esenzione, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, differiscono in base al formato: nel caso degli elettronici, la soglia è stabilita a 8 euro al giorno (mentre ammonta a 4 euro al giorno nel caso dei cartacei). In pratica, questo significa che il dipendente può ricevere fino a 1.760€ all’anno detassati, da destinare ai propri pasti. 

In più, le spese aziendali sostenute dall’azienda che fornisce i buoni pasto ai propri dipendenti sono deducibili ai fini delle imposte dirette IRPEF, IRES e IRAP.

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guida buoni pasto

 

Quanti buoni pasto elettronici si possono spendere al giorno?

Secondo la normativa, il valore massimo del buono pasto può variare. Tuttavia, è sancito dall’art. 4, comma 1, D.M. n. 122/2017 che i buoni pasto – compresi quelli elettronici – possano essere utilizzati fino a un limite di 8 per transazione: in altre parole, i buoni pasto sono cumulabili fino a un massimo di 8 buoni per transazione. Ad esempio, se un lavoratore ha 8 buoni pasto da 7 euro ciascuno, può utilizzarli tutti insieme per una transazione da 56 euro. Questo permette l'acquisto di un pasto più costoso o di più pasti contemporaneamente. Il concetto di cumulabilità si applica anche quando si utilizzano i buoni pasto per fare la spesa al supermercato, consentendo l’utilizzo dei buoni pasto in un'unica transazione.

Lo stesso art. 4 specifica anche che i buoni pasto devono essere utilizzati per l’intero valore facciale: questo significa che non si possono avere residui di valore utilizzabili. Ogni buono, infatti, ha un valore fisso che non può essere frazionato. Dunque, se, ad esempio, un buono pasto elettronico ha un valore di 7 euro e si utilizza per un pasto che costa 6 euro, il dipendente non riceverà 1 euro di resto. Il buono pasto elettronico deve essere utilizzato per il suo valore completo in una singola transazione.

 

Buoni pasto elettronici: dove spenderli?

I buoni pasto elettronici offrono flessibilità e comodità nel loro utilizzo, consentendo di adattarli alle esigenze individuali.

Essi possono essere impiegati per acquistare generi alimentari nei supermercati tradizionali, gastronomie e negozi di alimentari, permettendo ai dipendenti di organizzare autonomamente i propri pasti e contribuendo al sostentamento della famiglia.

In alternativa, l’utilizzo dei buoni pasto può essere utile per pranzi fuori in bar, ristoranti e tavole calde, rendendo possibile una pausa pranzo piacevole con colleghi o amici senza doversi preoccupare delle spese.

Infine, il buono pasto elettronico può essere sfruttato anche per l'acquisto di pasti su siti di e-commerce convenzionati, come nel caso dei Buoni Pasto Pluxee che possono essere sfruttati comodamente tramite l’app dedicata dal proprio smartphone, aggiungendo comodità e flessibilità all'esperienza della pausa pranzo.

In generale, il buono pasto elettronico può essere sfruttato in tutti i negozi che appartengono alla rete di esercenti, che nel caso dei Buoni Pasto Pluxee, ammonta a più di 100.000 tra punti vendita fisici e e-commerce.

 

Utilizzo dei buoni pasto elettronici da smartphone: come funziona? 

Abbiamo visto come i buoni pasto elettronici possano offrire diversi vantaggi ai dipendenti, ma se loro volessero utilizzarli unicamente online?

Grazie alla Virtual Card dei Buoni Pasto Pluxee, ogni collaboratore può usare i buoni pasto direttamente da smartphone, tramite l’App Pluxee Italia.

Ecco cosa offrono i buoni pasto virtuali:

  • Disponibilità immediata: i buoni pasto sono subito disponibili sull’App, eliminando i tempi di produzione e spedizione della card;
  • Gestione semplice e veloce: con l’App, i buoni si possono usare, controllare e gestire ovunque e in qualsiasi momento;
  • Pagamento tramite App: possibilità di scegliere se far scansionare il barcode all’esercente oppure se comunicare il codice numerico.
  • Sicurezza: in caso di smarrimento della password, l’utente può crearne una nuova e, in caso di smarrimento del telefono, può bloccare la card in autonomia.

Inoltre, i buoni pasto virtuali sono totalmente plastic-free e sono anche un ottimo modo per dimostrare, con azioni concrete, l’impegno aziendale nei confronti delle tematiche ambientali.

 

Nell’articolo di oggi abbiamo visto come l’utilizzo dei buoni pasto elettronici, tramite card fisica o in versione virtuale, rappresentino un metodo comodo e flessibile per coprire i costi dei pasti durante le giornate lavorative, con un significativo risparmio fiscale per l’azienda. Per poterli usare consapevolmente, è fondamentale comprendere cosa sono, come funzionano e cosa dice la normativa in termini di esenzione fiscale.

Se sei interessato ad approfondire e scoprire tutti gli strumenti per potenziare il benessere, l'impegno e l'efficienza della tua azienda, richiedi una consulenza gratuita: gli esperti di Pluxee saranno in grado di suggerirti le soluzioni più adatte per il tuo contesto aziendale.

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