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Aumentare il valore dei buoni pasto: i benefici per aziende e dipendenti

26/01/2024

Nel panorama economico attuale dell'Italia, caratterizzato da un costante aumento dei costi di vita e un'inflazione crescente, la pausa pranzo, da semplice momento di relax, si trasforma in una spesa significativa per i lavoratori. Per le aziende diventa indispensabile trovare soluzioni che sostengano il potere d'acquisto dei dipendenti senza pesare sulle finanze aziendali. Questo articolo esplora le ragioni e i benefici di un aumento del valore dei buoni pasto, analizzando come tale strategia possa essere vantaggiosa per il benessere dei dipendenti e l'efficienza fiscale delle aziende.

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In Italia, il costo della pausa pranzo può arrivare a toccare i 15€. Investire sui Buoni Pasto, aumentandone il valore, consente all'azienda di sostenere il potere d'acquisto dei dipendenti risparmiando sulle tasse, grazie alla deducibilità e detraibilità al 100%.  

La pausa pranzo rappresenta un momento di relax e socializzazione per i lavoratori, ma anche una spesa significativa. Con il costo medio di un pasto che varia da 8,10€ per un semplice panino con bevanda e caffè fino a 15,00€ per un menù completo, è evidente la necessità di trovare soluzioni che possano sostenere il potere d'acquisto dei dipendenti senza pesare sulle finanze aziendali. In questo scenario, i Buoni Pasto Pluxee emergono come una risposta efficace, offrendo benefici sia ai lavoratori sia alle aziende. Vediamo quindi perché aumentare il valore dei buoni pasto e come utilizzarla come strategia vantaggiosa.

La pausa pranzo italiana e il ruolo dei buoni pasto

L'inflazione, incidendo sui prezzi al consumo, ha comportato un innalzamento generale delle spese legate all'alimentazione, influenzando direttamente anche il costo della pausa pranzo per i lavoratori. Questo impatto si riflette nei prezzi dei pasti consumati al ristorante o al bar. Secondo i dati della ricerca condotta da BVA Doxa per Pluxee Italia*, un semplice panino, piadina o toast accompagnato da bevanda e caffè ora ha un prezzo medio di 8,10€. Per un primo piatto con bevanda e caffè, il costo è di 9,80€, e per un secondo piatto si sale a 11,60€. La scelta di un menù completo, con primo, secondo, bevanda e caffè, comporta una spesa ancora maggiore, raggiungendo i 15,00€.

I pasti da asporto, che costituiscono circa il 20% delle consumazioni in pausa pranzo, registrano costi leggermente più contenuti. Un panino, piadina o toast da asporto, per esempio, ha un costo medio di 6,00€, mentre un primo e un secondo piatto si attestano rispettivamente a 7,40€ e 9,30€

In questo contesto, la pausa pranzo non è più un break lavorativo alla portata di tutti, ma diventa una spesa da considerare attentamente. Di fronte a questa realtà, le aziende si trovano davanti alla sfida di supportare i propri dipendenti, aiutandoli a mantenere un adeguato potere d'acquisto senza rinunciare a momenti di qualità durante la pausa pranzo. Quindi, i buoni pasto, e soprattutto quelli elettronici, emergono come una soluzione efficace, soprattutto se il loro valore è idoneo a rispondere concretamente alle esigenze quotidiane dei lavoratori.

*Ricerca condotta da BVA Doxa per Pluxee Italia su un campione di esercenti convenzionati in Italia, attraverso un invito ad un database di circa 14.000 esercenti in Italia.

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Buoni pasto: cos’è il valore facciale?

 Il valore facciale di un buono pasto rappresenta l'importo nominale che può essere utilizzato per acquistare cibo e bevande, quindi determina direttamente quanto un dipendente può spendere per il proprio pasto. Importante è sottolineare che il buono pasto non può essere scambiato per contanti, e nessun resto può essere dato se il valore del pasto è inferiore al valore facciale del buono.

In Italia, il valore facciale dei buoni pasto non è fissato in modo predefinito, ma varia a seconda delle scelte dell'azienda che offre il beneficio ai propri dipendenti o del libero professionista che ne fa uso. Questa flessibilità permette alle aziende di adattare il valore dei buoni pasto alle specifiche esigenze dei propri dipendenti e alla situazione economica generale, come l'inflazione o le variazioni dei costi di vita.

Inoltre, le aziende e i professionisti con partita IVA hanno la possibilità di scegliere il numero, il valore e la frequenza con cui acquistare i buoni pasto, nonché il formato (cartaceo, elettronico o virtuale) che ritengono più adeguato. Questo permette di adattarsi ai bisogni specifici dell'azienda e dei suoi dipendenti, offrendo un beneficio personalizzato e di grande valore. Passare, per esempio, da 6 euro a buono pasto a un valore facciale di 8 euro, è una scelta che viene incontro a molte esigenze e che, lato azienda e dipendente, comporta solo vantaggi.

I vantaggi dei Buoni Pasto Elettronici Pluxee

I Buoni Pasto Elettronici Pluxee rappresentano un'evoluzione significativa nel panorama dei benefit aziendali, offrendo vantaggi sia pratici sia fiscali. Infatti, seguito delle normative introdotte dalla Legge di Bilancio 2020, la soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici è stata portata a 8€, rispetto ai 4€ previsti per i buoni cartacei.  

Oltre a essere completamente esentasse fino agli 8 euro, permettono anche di ridurre le spese logistiche aziendali: a differenza dei buoni pasto tradizionali, quelli elettronici eliminano i costi diretti e indiretti associati alla gestione, consegna e distribuzione.

5 motivi per aumentare il valore dei buoni pasto

In un contesto italiano dove una pausa pranzo completa può raggiungere un costo di 15€, l'adeguamento del valore facciale dei buoni pasto diventa una necessità imprescindibile per le aziende attente al benessere dei propri dipendenti. Ecco cinque motivi per aumentare il valore dei buoni pasto:

  1. Un valore più elevato dei buoni pasto aumenta direttamente il potere d'acquisto dei dipendenti. In un periodo di inflazione o di aumento dei costi di vita, questa misura può aiutare a mitigare l'impatto finanziario sulle spese quotidiane dei lavoratori. Inoltre, i buoni pasto rappresentano un vantaggio non tassabile che consente loro di godere di una pausa pranzo di qualità senza incidere sul reddito disponibile.
  2. Dal punto di vista fiscale, i buoni pasto offrono notevoli vantaggi. Sono completamente deducibili al 100% ai fini delle imposte dirette e godono di un'IVA del 4% interamente detraibile. Ciò significa che le aziende possono offrire questo benefit senza sostenere costi aggiuntivi significativi.
  3. I buoni pasto di valore superiore possono aumentare la soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti, riducendo il turnover. Infatti, il costo del turnover, compresi il reclutamento, l'assunzione e la formazione di nuovi dipendenti, può essere molto elevato, quindi, ridurlo comporta un risparmio economico per l'azienda.
  4. Un valore maggiore dei buoni pasto migliora la soddisfazione e la fedeltà dei dipendenti, influenzando positivamente la retention e l'attrazione di nuovi talenti. In un mercato del lavoro competitivo, un benefit tangibile come un buono pasto di valore elevato può fare la differenza nella scelta di un potenziale dipendente di unirsi a un'azienda.
  5. Dipendenti soddisfatti e ben nutriti tendono a essere più produttivi. Questo si traduce in un miglioramento della salute e del benessere dei dipendenti, che a loro volta saranno più energici e concentrati sul lavoro.


 

Buoni pasto elettronici e virtuali: praticità e sostenibilità

L'adozione dei buoni pasto elettronici riflette anche un impegno verso la responsabilità sociale d'impresa. Promuovere l'utilizzo di sistemi digitali consente alle aziende di rispondere in modo più efficace alle esigenze dei propri dipendenti e di contribuire allo sviluppo tecnologico e sostenibile. Questo aspetto ha un impatto positivo anche sulla reputazione aziendale, rafforzandola sul mercato.

Inoltre, il Buono Pasto Elettronico Pluxee è disponibile anche in versione virtuale per un utilizzo esclusivamente da mobile, offrendo ai dipendenti una soluzione ancora più pratica e flessibile. I pagamenti possono essere effettuati tramite card e App, o con la card virtuale esclusivamente tramite App, presso gli oltre 100.000 esercenti convenzionati, tra cui supermercati, bar, ristoranti ed e-commerce. Tutte queste caratteristiche rendono il valore dei buoni pasto elettronici una qualità ancora più apprezzata dai dipendenti, contribuendo ulteriormente al loro benessere e alla percezione positiva dell'azienda come luogo di lavoro innovativo e attento alle esigenze del personale.

In questo articolo abbiamo visto l'importanza e i benefici di aumentare il valore dei buoni pasto in un contesto economico italiano segnato da inflazione e crescenti costi di vita. Abbiamo analizzato come un incremento del valore dei buoni pasto possa migliorare significativamente il potere d'acquisto dei dipendenti, ridurre il turnover aziendale, attrarre talenti, aumentare la produttività e rispondere efficacemente alle condizioni di mercato in continua evoluzione. Il tutto ottenendo importanti vantaggi fiscali ed economici per le aziende.

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