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Premio di produzione in busta paga o buoni acquisto?

11/12/2024

La fine dell’anno si avvicina e, per le aziende, è tempo di bilanci. Quando si raggiungono i risultati sperati e, magari, si è registrato un miglioramento delle performance, non si può perdere l’occasione di esprimere la gratitudine da parte dell’impresa nei confronti dei lavoratori.
Come riconoscere il lavoro svolto durante l’anno? Con un premio di produzione in busta paga o con i buoni acquisto. Ma cosa cambia?
Continua a leggere per scoprire di più.

Premi aziendali di fine anno: perché sono importanti?

Affinché in azienda si crei un clima organizzativo positivo, con un basso livello di turnover dovuto a un’alta soddisfazione dei dipendenti, è necessario dimostrare attenzione nei confronti dei lavoratori sotto un punto di vista professionale e personale. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, quindi, in corrispondenza dei bilanci aziendali è opportuno che l’impresa riconosca ai lavoratori l’impegno dimostrato e il lavoro svolto durante l’anno.

Il premio ai dipendenti ha il potere di innalzare i livelli di soddisfazione, spronandoli, allo stesso tempo, a lavorare meglio. Non è solo il destinatario, quindi, a godere dei vantaggi del premio di produzione, ma sarà anche l’impresa stessa che, nel lungo periodo, ne beneficerà sotto diversi punti di vista.

Continua a leggere per scoprire qual è l’opzione migliore per premiare i collaboratori a fine anno. 

Indice: 

  1. Premio di produzione in busta paga o buoni acquisto? 
  2. Premio di produzione in busta paga: di cosa si tratta?
  3. Buoni acquisto: perché offrili come premio di produzione a fine anno?
  4. Buoni acquisto: un premio di produzione vantaggioso 

 

 

Premio di produzione in busta paga o buoni acquisto? 

Le opzioni principali per premiare i dipendenti, ringraziarli e gratificarli sono due:

  • erogare un premio di produzione (o di produttività);
  • offrire benefit come i buoni acquisto.

Quali sono le differenze essenziali tra i diversi tipi di premi? Scopriamolo nell’approfondimento che segue.

 

Premio di produzione in busta paga: di cosa si tratta?

Il premio di produzione – o di produttività – è un compenso aggiuntivo che viene conferito al collaboratore in busta paga. Si tratta di un’aggiunta allo stipendio mensile di base che può verificarsi nel caso in cui l’azienda raggiunga un particolare obiettivo oppure si registri un miglioramento delle performance.

Premio in busta paga: è tassato?

I premi di produzione subiscono una tassazione particolare. Possono beneficiare, infatti, di alcuni vantaggi fiscali. Nello specifico, se sono previsti dai CCNL aziendali o relativi a un settore specifico, la tassazione risulta ridotta al 5% purchè il premio non ecceda i 3.000€ annui (nel caso in cui il dipendente percepisca un reddito inferiore a 80.000€).

Nel caso in cui il premio produzione riguardi tutti i dipendenti indistintamente, invece, l’importo massimo sale a 4.000€, esclusivamente per i contratti firmati fino al 24 aprile 2017.

Premio di produzione: si può convertire?

Le Leggi di Stabilità 2016  e 2017 hanno introdotto la possibilità di conversione del premio produttività in benefit e servizi di welfare aziendale, azzerando il cuneo fiscale. Perciò, i lavoratori che ricevono questo tipo di bonus a fine anno si trovano a poter scegliere tra: 

  • ricevere un premio una tantum in busta paga, soggetto a tassazione, 
  • convertire tale premio in un voucher spendibile in servizi di welfare aziendale.

 

Buoni acquisto: perché offrili come premio di produzione a fine anno?

buoni acquisto sono un perfetto premio ai dipendenti. Infatti, nonostante la possibilità di convertire il premio di produzione in welfare aziendale, l’impresa può decidere di erogare direttamente buoni acquisto ai propri dipendenti.

Cosa sono i buoni acquisto? 

I buoni acquisto sono voucher dal valore predeterminato che danno diritto all’acquisto di un prodotto o all’utilizzo di un servizio presso una gamma di esercizi commerciali convenzionati. Nel caso dei Buoni Acquisto Pluxee, ad esempio, il destinatario ha la possibilità di scegliere tra ben 22.000 negozi fisici e online, appartenenti a diverse categorie commerciali. 

I buoni acquisto lasciano piena autonomia e libertà ai beneficiari: è la loro flessibilità, infatti, a renderli uno dei benefit più apprezzati. 

Guida buoni acquisto Pluxee.jpg


 

Buoni acquisto: un premio di produzione vantaggioso 

Tra i vantaggi più rilevanti dei buoni acquisto, ci sono sicuramente i benefici fiscali. 

I buoni acquisto, infatti, sono 100% deducibili per l’impresa poiché considerati come spese legate al lavoro dipendente, permettendo all'azienda di risparmiare sulle tasse a fine anno.

Inoltre, poiché appartengono alla categoria dei fringe benefit, secondo la Legge di Bilancio 2024, i buoni acquisto sono esentasse, per azienda e beneficiari, entro una soglia di esenzione che ammonta a 2.000€ per i dipendenti con figli a carico e 1.000€ per tutti gli altri.

I buoni acquisto, infatti, permettono di soddisfare le necessità dei dipendenti fornendo un contributo economico importante.

Ecco perché il buono acquisto rappresenta una leva strategica per influenzare in modo positivo il clima aziendale, così come i livelli di motivazione e, di conseguenza, le performance.

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